Il Futuro Dell’Euro
“Si procede con il Quantitative Easing almeno fino al prossimo mese di Marzo, ma anche oltre se necessario“. Mario Draghi esordisce così nella conferenza stampa al termine del board dell’Eurotower che ha lasciato i tassi invariati. Dopo le parole del Governatore della BCE, l’Euro scende ai minimi di quattro mesi. Per vedere uno scossone sulla valuta europea bisognerà (forse) aspettare Dicembre, mese in cui potrebbe arrivare un nuovo stimolo da parte della Banca Centrale. Nel frattempo, l’Euro è quotato in questo momento a 1,0945 (nei confronti del dollaro), minimi non testati dal 24 giugno, ovvero nel giorno post Brexit.
Tuttavia, all’inizio della conferenza stampa di Draghi, il mercato Forex era abbastanza ottimista tanto da far schizzare l’Euro sopra quota 1,1. Mario Draghi ha esordito dicendo che non si è discusso né di tapering (il rallentamento, da parte di un istituto centrale, nel ritmo di acquisto di asset sul mercato), né di una possibile fine improvvisa del QE. Draghi ha invece dichiarato che i rumors di inizio ottobre circa un possibile tapering erano “le parole di qualcuno che non era informato sull’esatto stato della situazione“. Ad ogni modo, l’Euro ha reagito in maniera negativa, portandosi ai minimi di quattro mesi, proprio nel momento in cui Draghi ha dichiarato che ogni aggiornamento al programma della banca centrale sarà rinviato a Dicembre, periodo in cui l’istituto di credito disporrà di nuove previsioni economiche da parte dei suoi tecnici e in cui si traccerà lo scenario che accompagnerà la valuta fino al 2019. Ma in questo mese anche la Fed annuncerà la nuova direzione della sua politica monetaria e, soprattutto, se aumenterà i tassi.
Prospettive Future
La conferenza di ieri ha contribuito a portare l’Euro nell’area 1,095, in cui passa un interessante supporto dinamico già testato nel giornata successiva al Brexit. Ma se analizziamo il futures sulla valuta europea, possiamo notare una notevole volatilità evidenziata dalle bande di Bollinger, la quale sta crescendo ormai costantemente dall’inizio del mese di Ottobre. Dopo le parole del Governatore (che all’inizio avevano portato il valore dell’Euro a 1,1), il futures ha portato la valuta al ribasso, attestandosi a 1,0945 (ovvero lo stesso livello post Brexit). Le medie mobili sono ora in area 1,12, lontane dagli attuali prezzi, ma non ancora inclinate negativamente. Reduce da una fase laterale superiore ai 12 mesi, soltanto con una manovra di politica economica a Dicembre l’Euro potrebbe prendere una direzione. Al momento, l’obiettivo della BCE è quello di far tornare la valuta al di sopra del supporto dinamico e della soglia psicologica (1,1). Ma tutto, come sempre, dipenderà dal mercato e se esso vorrà o meno dare fiducia alle manovre del governatore Draghi.